Nasce un laboratorio di musica digitale in favore delle persone detenute grazie al progetto di ARTMONIA e al sostegno di Far.com

Mercoledì 20 ottobre 2021 presso il Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria Toscana- Umbria di Firenze, è stato firmato un protocollo di intesa tra il PRAP e il Conservatorio Statale di Musica ” L. Cherubini” di Firenze, per la realizzazione di un laboratorio di musica digitale in favore delle persone detenute.
Si tratta di un progetto pilota, il primo sul territorio nazionale, che vede una progettualità comune tra l’Amministrazione Penitenziaria e un’Istituzione AFAM come il Conservatorio di Musica per lo svolgimento di attività di formazione musicale all’interno di un carcere.
Il progetto è promosso dall’associazione ARTMONIA di Pistoia della prof.ssa Nadia Tirino col sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia, Società della Salute di Pistoia e Far.com-Farmacie Comunali Pistoiesi.
Il protocollo d’intesa si inserisce nell’ambito di una strategia in favore della riabilitazione e inclusione sociale delle persone detenute negli istituti penitenziari del Provveditorato Regionale Toscana e Umbria.
Questo primo progetto è dedicato alla composizione musicale con tecnologie elettroniche ed informatiche e verrà curato del Prof. Alfonso Belfiore, coordinatore del Dipartimento Nuove tecnologie e linguaggi musicali. Il percorso di formazione prevede la realizzazione di un laboratorio permanente della durata di non meno di 3 ore settimanali di ascolto, studio e produzione della musica elettroacustica-multimediale. L’obiettivo è sensibilizzare le persone detenute al linguaggio dei suoni, familiarizzare con i temi della percezione, della sensazione, della comunicazione e dell’espressione; favorire un percorso per l’acquisizione di competenze nell’ambito di software e sistemi specifici per la sintesi e l’elaborazione del suono e dell’immagine; formare una sensibilità espressiva attraverso l’esperienza concreta di produzione di strutture musicali e multimediali.
È prevista anche una valutazione dell’impatto socioculturale dell’attività che verrà svolta dal Prof. Filippo Giordano, professore associato di Economia Aziendale dell’Università LUMSA di Roma ed esperto di valutazione d’impatto di progetti di inclusione sociale.
Pierpaolo D’Andria “è necessario promuovere e favorire la collaborazione tra amministrazione penitenziaria e istituzioni del territorio per garantire interventi ad alto impatto in favore dell’inclusione delle persone detenute. Ringrazio il Conservatorio di Firenze per aver accettato questa sfida e tutti i soggetti che sostengono questa progettualità”
Il Capo Dipartimento Presidente Bernardo Petralia “Non posso non esprimere la mia personale soddisfazione per una iniziativa che, per la prima volta in Italia, unisce istituzioni dello Stato e del patrimonio culturale italiano come il carcere e il Conservatorio Cherubini di Firenze. La musica attraverso lo strumento digitale e nel suo aspetto più moderno può rivestire grande interesse soprattutto fra la popolazione reclusa più giovane e riuscire in tal modo ad essere una leva ancora più efficace per la riabilitazione della persona detenuta all’interno della società”
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