Far.Com. promuove “L’ARTE IN VALIGIA” in sostegno dei malati di Alzheimer e dei loro familiari

L’Arte in Valigia è un progetto promosso da AIMA associazione italiana malattia Alzheimer, sezione di Pistoia, in collaborazione con Fondazione Marino Marini e realizzato col sostegno delle Farmacie Comunali Pistoiesi.


Il progetto è nato con l’intento di creare un
laboratorio protetto, confortevole, accogliente e non giudicante,
in cui verranno accolte le persone con Alzheimer ed i loro
familiari, caregiver e accompagnatori.
Negli incontri verranno proposte attività multisensoriali, ludiche
e creative così da favorire l’espressione verbale e non verbale
del ricordo e delle emozioni.

Gli incontri si svolgeranno a Pistoia presso:
AIMA Pistoia, Via Santi 16
Museo Marino Marini, Corso Silvano Fedi 30

– AIMA Pistoia –
giovedì 10 ottobre ore 16.00 – 18.00
– Museo Marino Marini –
giovedì 17 ottobre ore 16.00 – 18.00
– AIMA Pistoia –
giovedì 14 novembre ore 16.00 – 18.00
– Museo Marino Marini –
giovedì 28 novembre ore 16.00 – 18.00

Partecipazione gratuita alle attività, prenotazione obbligatoria:
info@aimapistoia.it – 3927753906

COMUNICATO STAMPA
Fondazione Marino Marini
PISTOIA

Il progetto, promosso dalla Fondazione Marino Marini e Aima Pistoia e finanziato da FAR.COM, intensifica la funzione sociale dell’arte
L’arte in valigia. Marino ‘parla’ ed emoziona le persone con Alzheimer e i loro familiari
La coordinatrice del progetto Ambra Tuci: “la forza comunicativa dell’arte è lo strumento che speriamo possa migliorare la qualità della vita delle persone con Alzheimer e rispondere alle esigenze di chi se ne prenda cura”
PISTOIA, 9 ottobre 2019. L’arte di Marino Marini, creativa, aperta, inclusiva, diventa uno strumento di comunicazione che migliora l’accessibilità a sostegno delle persone con Alzheimer e dei loro familiari. Le forme, i colori, il pensiero dell’artista pistoiese e dei suoi capolavori esposti nella prestigiosa sede di Palazzo del Tau risuonano, riecheggiano nelle diverse esperienze, visive, tattili e sensoriali che possono narrare e coinvolgere con le emozioni, le parole, i suoni.
La vocazione sociale dell’arte rinnova così la sua funzione destinata a stimolare le persone con Alzheimer, ad aiutarle ad esprimersi attraverso i segni della creatività. Il Museo Marino Marini, il centro d’arte più importante al mondo dedicato al maestro pistoiese, propone un percorso che intreccia attività artistiche, esperienziali e socio-culturali alle persone con Alzheimer e alle loro famiglie che si trovano a vivere questa sfida. Si chiama “L’arte in valigia” ed è il progetto promosso da Aima Pistoia, rappresentato da Giovanna Mazzanti, finanziato interamente da FAR.COM spa il cui amministratore unico è Alessio Poli e coordinato in maniera condivisa dalla Fondazione Marino Marini di Pistoia, diretta da Maria Teresa Tosi. Un’esperienza importantissima per la città di Pistoia che vede moltiplicarsi nel territorio opportunità e luoghi che estendono la conoscenza e permettono la condivisione dell’Alzheimer.
Il progetto
La persona con Alzheimer esce di casa, si mette in relazione con il mondo esterno, si confronta, assume una nuova veste sociale e culturale. L’obiettivo è quello di offrire una programmazione di quattro incontri, in programma dal 10 ottobre al 28 novembre 2019, occasioni di approfondimento, laboratori, esperienze multisensoriali a favore delle persone che vivono con Alzheimer in Toscana. Con il progetto “L’arte in valigia”, nato sull’esempio di un’analoga esperienza del Museum of Modern Art Moma di New York, Fondazione Marino Marini e Aima Pistoia mettono al centro un progetto di ampio respiro che supporta le persone con Alzheimer e chi se ne prende cura costruendo una forma di collaborazione che favorisce l’inclusione sociale.
“Il progetto – spiega Ambra Tuci della Fondazione Marino Marini – aspira ad offrire un vero e proprio servizio alla persona cercando di sensibilizzare la cittadinanza a sentirsi parte di una dimensione pubblica che abbatta i muri della diversità e accolga i bisogni delle persone con Alzheimer e i loro carers. E’ una visione condivisa che considera l’arte come strumento di dialogo e interazione, cerca di far fronte alle esigenze con proposte che spaziano dalle attività di socializzazione alle esperienze emotive. Nell’ambito della promozione della cultura del welfare, il progetto offre spazi utili alle persone che se ne prendono cura, finalizzati ad aprire un percorso di relazioni con coloro che si trovano in situazione di difficoltà nella gestione dell’Alzheimer”.
“Di solito alla parola Alzheimer – precisa Giovanna Mazzanti, Presidente AIMA Pistoia – vengono associati sentimenti negativi, legati alla sensazione di smarrimento, alla solitudine ed all’isolamento. La casa diventa una prigione dorata: la paura di certi atteggiamenti, come il disorientamento nello spazio e nel tempo, costringe spesso il malato dentro le sue stesse mura. Dobbiamo riuscire ad invertire questa tendenza e lo si può fare anche grazie a progetti come questi. L’arte in valigia, infatti, ha lo scopo fondamentale di consentire alle persone con Alzheimer di esercitare azioni che vengono considerate perse, come l’osservazione diretta di un quadro, l’espressione di un sentimento, una passeggiata. Aima, grazie a FAR.COM e alla Fondazione Marino Marini non può che mettersi al servizio di quelle purtroppo ancora troppe realtà con voci lievi e dare corpo, sostenendole, sul territorio”.
Il Museo Marino Marini fa parte della rete dei Musei Toscani per l’Alzheimer. “Le attività – prosegue Ambra Tuci – sono condotte da un educatore museale dell’associazione culturale Artemisia, che opera da anni nel Dipartimento Educativo del museo pistoiese, e da un educatore geriatrico, appositamente formati grazie ad un corso promosso e sostenuto dalla Regione Toscana al fine di disseminare buone pratiche sperimentate a livello internazionale. L’intreccio tra queste competenze è il tratto distintivo del nostro progetto che lavora per il miglioramento della qualità della vita delle persone con Alzheimer e dei loro familiari e si propone di potenziare le opportunità di partecipazione alle attività culturali nella città”.
Quello adottato dalla Fondazione Museo Marino Marini è un metodo innovativo, ispirato ad alcuni modelli statunitensi tra cui il “TimeSlips” e il “Validation”, il primo è un programma di narrazione creativa, ideato da Anne Davis Basting, direttrice del Center on Age & Community dell’Università del Wisconsin, Milwakee, il secondo, complementare, è finalizzato alla restituzione e alla validazione delle parole e dell’emersione di tutto il linguaggio. L’approccio è basato sulla costruzione di storie e poesie ispirate dall’osservazione dell’opera d’arte per aiutare le persone, con varie forme di demenza, ad esternare le loro emozioni. “Il programma invita a coltivare l’immaginazione – fa notare Ambra Tuci – durante il processo creativo le persone ristabiliscono una relazione con gli operatori e i familiari. Questo riconosce la loro dignità e un ruolo sociale che spesso hanno perduto. È dimostrato che più a lungo le persone con Alzheimer continuano a comunicare e a parlare più lentamente procede la malattia; inoltre è più facile prendersi cura di loro se si sente di poter comunicare in qualche modo”.
Il programma delle attività
L’edizione 2019 del progetto “L’arte in valigia” si propaga in varie direzioni. Dal Museo Marino Marini il progetto si mette in viaggio e crea forme di comunicazione, approda alla sede di Aima Pistoia per offrire alle persone con Alzheimer e ai loro familiari importanti occasioni di frequentare spazi fruibili da tutti e coltivare momenti di socializzazione nel segno della qualità e della bellezza. Nell’intento di sviluppare nuove strategie di relazione il ciclo di incontri si terrà in quattro diversi appuntamenti che consistono in proposte e attività multisensoriali, ludiche e creative al fine di favorire l’espressione verbale e non verbale del ricordo e delle emozioni. Gli incontri, due al Museo Marini e due negli spazi del laboratorio Aima, si articolano nel seguente modo:
– giovedì 10 ottobre dalle 16.00 alle 18.00 laboratorio alla sede di AIMA c\o la Misericordia di Bottegone, via Santi 16;
– giovedì 17 ottobre dalle 16.00 alle 18.00 presso il Museo Marini;
– giovedì 14 novembre dalle 16.00 alle 18.00 laboratorio alla sede di AIMA c\o la Misericordia di Bottegone, via Santi 16;
– giovedì 28 novembre dalle 16.00 alle 18.00 presso il Museo Marini.

Le esperienze proposte

Esperienze tattili
Poter toccare una scultura, laddove non ci siano impedimenti per motivi conservativi, è un privilegio che consente un approccio molto concreto e diretto. L’esplorazione delle superfici stimola l’immaginazione ed evoca sensazioni e emozioni, che vengono raccolte in una storia o poesia collettiva.

Esperienze di movimento
Sono esperienze multisensoriali che nascono sempre dall’osservazione dell’opera d’arte e incoraggiano l’interazione in un contesto sicuro e stimolante. Il movimento lento e dolce può essere eseguito anche da chi si trova in carrozzina; migliora l’equilibrio, l’andatura, la postura e ha un impatto positivo sul tono dell’umore, riducendo depressione e ansia.

Esperienze di suono e musica
Insieme all’osservazione dell’opera d’arte, è proposto l’ascolto di brani musicali in cui i partecipanti possono produrre loro stessi dei suoni. Il suono, così come l’opera d’arte visiva, fa emergere emozioni, in un gioco di risonanze tra i partecipanti, gli strumenti musicali, i colori e le forme dei dipinti.

Esperienze creative sul tema della Pomona
Sono attività di sperimentazione di varie tecniche, come la pittura o la manipolazione di argilla. I partecipanti si dedicano si dedicano alla realizzazione di un manufatto. I prodotti hanno il doppio vantaggio di creare un piccolo tesoro di esperienze, una scatola con i ricordi, la memoria, l’emotività che le persone potranno portarsi a casa nella loro ‘arte in valigia’.
I commenti

“L’arte in valigia coniuga il concetto di inclusione sociale, in favore dei malati di Alzheimer, e le funzioni e le potenzialità dell’arte. In questo specifico progetto la cultura, rappresentata da un grande artista, come Marino Marini che è il nostro portavoce di arte contemporanea nel mondo, si mette al servizio di un percorso che aiuta, sostiene, stimola la qualità della vita delle persone con Alzheimer mediante la bellezza e le emozioni che un’opera d’arte può dare. In modo sperimentale, e grazie alla competenza degli operatori coinvolti, il progetto ricorre ad un linguaggio diverso ed efficace, una prassi terapeutica alternativa a quella tradizionale dalla quale le persone con Alzheimer possono ricevere benefici in termini espressivi, emozionali e creativi”.
Anna Maria Celesti, assessore alle Politiche di inclusione sociale e alla Tutela della salute – Comune di Pistoia

“L’obiettivo del progetto che abbiamo il piacere di sostenere è quello di continuare a lavorare per costruire una società più solidale e meno fragile. Con tali finalità anche quest’anno le farmacie comunali hanno destinato 64.000 euro di utili sul territorio per la promozione di progetti sociali e sanitari che hanno coinvolto 32 associazioni di volontariato tra cui AIMA. L’obiettivo è quello di rafforzare la rete delle associazioni e contemporaneamente i servizi offerti dalle farmacie comunali. Con AIMA stiamo lavorando affinché le farmacie comunali siano uno sportello a supporto dei cittadini anche nell’individuazione dei percorsi di cura più appropriati”.
Alessio Poli, amministratore unico FAR.COM spa

“L’integrazione di operatori sanitari con operatori museali, con la conseguente messa in gioco di competenze diverse e arricchita di una formazione che crea un ponte tra realtà culturale e realtà sanitaria, rende questi incontri efficaci a promuovere il benessere della persona. Tutto ciò è in linea con le nuove tendenze terapeutiche emerse in svariate ricerche nazionali ed europee, che prevedono di affiancare l’intervento farmacologico a stimoli comunicativi alternativi, finalizzati a promuovere esperienze affettive e relazionali di qualità che abbiano una ricaduta positiva sulla vita della persona con Alzheimer e sulla sua famiglia”.
Barbara Gianni, operatrice socio-sanitaria

“I musei si fanno sempre più luogo di inclusione sociale, grazie al linguaggio universale ed evocativo dell’arte. Il progetto pistoiese continua ad estendere il proprio network sul territorio ampliando il proprio bacino di utenza e le collaborazioni”.
Filomena Cafaro, educatrice geriatrica

UFFICIO STAMPA
dott.ssa Cinzia Dugo
FONDAZIONE MUSEO MARINO MARINI- Pistoia

FOTO E ARTICOLO: Reportcult 09/10 /2019

http://www.reportcult.it/arte/item/3115-l-arte-di-marino-per-emozionare-e-aiutare-le-persone-con-alzheimer.html

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